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Nuovo virus all’orizzonte colpirà le banche

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Dal convegno dedicato al GDPR, l’allarme di un nuovo virus che colpirà il mondo delle banche e di conseguenza i conti correnti delle persone. 

Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati (GDPR). I cambiamenti saranno più evidenti per le aziende che per i cittadini. Il regolamento si è reso necessario perché l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha permesso una maggiore tracciabilità dei dati a discapito della sicurezza del dato stesso.

Il GDPR prevede una parte dedicata alla sicurezza del dato che va assolutamente preservata, e questo secondo Athos Cauchioliex hacker oggi consulente aziendale, è un aspetto di cui tener conto. La tecnologia viaggia su due binari: quello dell’evoluzione e quello oscuro che invece tende ad ostacolare il primo. I numerosi virus che infettano i sistemi informatici delle aziende sono un esempio lampante. Secondo Cauchioli presto si farà strada un nuovo virus informatico che attaccherà il mondo delle banche e che sarà in grado di rubare gli accessi email dei dipendenti bancari. L’apertura di una email che riporti come allegato questo virus sarà letale per il dipendente perché consentirà al cybercriminale di rubare tutte le password e gli accessi vari di cui è detentore.

VIDEO INTERVISTA a Cauchioli

 

Se ne è parlato pochi giorni fa in un convegno ad Altavilla Vicentina (VI) sul GDPR e le varie implicazioni per le aziende che dovranno adeguarsi per non incorrere in sanzioni molto elevate. L’evento è stato organizzato da Eurosystem Spa (eurosystem.it) e Nordest Servizi (www.nordestservizi.it) in collaborazione con CUOA Business School (https://www.cuoa.it/ita/) che ha ospitato l’iniziativa.

Gli speaker

Manuel Cacitti, Esperto di cybersecurity, mette in dubbio la conoscenza del dato da parte delle aziende, cosa che potrebbe permettere di adottare un piano di sicurezza più adeguato. Cacitti, inoltre, invoglia le aziende a fare due operazioni fondamenti: un’analisi dei rischi per individuare le possibili minacce e una valutazione dell’impatto che i rischi possono avere sul business.

In ambito normativo ha fatto chiarezza David D’Agostini, Avvocato e docente all’Università di Udine, annunciando che il 17 ottobre 2017 il Parlamento italiano ha approvato il testo della Delega al Governo per l’attuazione del Regolamento europeo in funzione della legislazione nazionale e che, in base a questa, il Governo è ora tenuto, entro 6 mesi, ad emanare uno o più decreti legislativi il cui contenuto dovrà abrogare o modificare i punti del “vecchio” Codice Privacy nazionale incompatibili con il nuovo GDPR, con l’obiettivo di coordinare le disposizioni vigenti  con le disposizione previste dal Regolamento europeo. I vantaggi sono molteplici: avere un’unica normativa significa avere norme uniche per tutta l'UE, una condizione di parità per tutte le imprese UE e norme adatte alla e-economy.

Il GDPR prevede il Data Protection Officer (DPO), che non è una nuova figura - ha raccontato Massimo Castelli, Giurista e delegato Federprivacy - ma è una nuova funzione all’interno dell’azienda che non può essere rappresentata dalla figura dell’It Manager, poiché è un ruolo di ispezione, e quindi al di sopra delle parti e non è operativo. L’azienda è tenuta a mettere il DPO nelle condizioni idonee per svolgere il proprio lavoro, poiché quest’ultimo ha delle specifiche responsabilità.

Gli organizzatori

“Le aziende sanno che esiste questa normativa ma non conoscono le azioni da intraprendere per ottemperarla - hanno commentano Gian Nello Piccoli, presidente Eurosystem SpA, e Nicola Bosello, titolare Nordest Servizi Srl.

“Oggi come non mai c’è bisogno di competenze – ha esordito Giuseppe CaldieraDirettore Generale di CUOA Business School - Siamo in un mondo che va avanti molto velocemente portando con sé nuove opportunità che solo attraverso l’acquisizione di nuove competenze possono essere colte in tempo.”

 

Ultima modifica il Giovedì, 16 Novembre 2017 12:19
Dora Carapellese

"Mi occupo di uffici stampa e lo faccio per aiutare le aziende a catturare l’attenzione dei giornalisti"

La comunicazione e la scrittura sono il naturale complemento della mia attività. Giornalista pubblicista, Digital PR, scrivo come freelance e gestisco i rapporti con i media a Bologna e su tutto il territorio nazionale.

"Adoro il tango argentino, la natura, lo yoga e la fotografia".

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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