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Una vacanza fuori stagione

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Il Salento vissuto i primi tre giorni di giugno! Gli ingredienti di questo viaggio: tradizione, mare, terra, cibo, solidarietà, musica, canti, balli.

Visto che siamo in aria di vacanza potrebbe essere utile conoscere la mia storia di tre giorni di giugno molto particolari. Si tratta di un servizio, quindi più lungo di un post! Va assaporato con calma perchè va vissuto! Tempi di lettura compresa la visione dei video 24 minuti

Il biglietto non è ancora arrivato! Mancano due giorni per la partenza e ho solo un programma che mi hanno inviato. Destinazione #mareterra. Bella l’idea di tre giorni organizzati da qualcun altro, in un posto che al momento è un puntino su una cartina! …Le ultime cose prima della partenza, sempre tutto di corsa  non ho avuto il tempo di guardare dove andrò nei prossimi giorni. Le ultime telefonate di lavoro e poi la valigia. La notifica sul PC mi avvisa che una mail è arrivata, era quella che aspettavo: il biglietto di solo andata verso Brindisi, e il ritorno? Mah me lo daranno sul posto, penso! Sorrido all’idea che mi sfiora di arrivare lì e rimanere!
Andare in questi posti in un mese che non fosse agosto, mi entusiasmava, perché ero sicura di non trovare la calca di gente che in piena stagione mi mette sempre un po’ d’ansia. Il week end il ponte del 2 giugno con l’estate più dolce e i profumi della primavera ancora intensi.

Aereoporto di Bologna

Arrivo in netto anticipo, del resto sono riuscita a strappare un passaggio a quell’ora, un pranzo frugale e poi mi metto in fila al gate, sono la prima della fila! È la prima volta che succede! Non sarò mica impaziente?! Potrei farmi un giro al duty free, ma non ho più posto neanche per un foulard nella mia valigia, tutto esaurito! Ho dovuto chiudere la valigia riempendo gli spazi tipo puzzle, ma alla fine ci sono riuscita!

Aereporto di Brindisi

Aereo in anticipo di 20 minuti! Caspita non succede così spesso, forse perché sono abituata ai ritardi di Treni Italia! Sono con un collega, dovrebbero aspettarci con un cartello fuori, ci hanno detto che venivano a prenderci! Infatti, un ragazzo col cartello e i nostri nomi ci aspetta. Inizia il viaggio. Bagagli in macchina e via verso la terra e il mare. Paesaggi brulli e gialli, alternati da alberi di ulivo spettacolari. Settanta km così, tra  conversazioni  con l’autista tipo: “io a Bologna conosco tizio! Io a Lecce conosco caio!” Con un tono che a New York direbbero friendly, lo stesso che ha contrassegnato i tre giorni di tour. Dove ci sta portando?

Oltre il solito Salento

Si chiama Borgagne il paesino che ci ospita, una piccola frazione di Melendugno in provincia di Lecce con circa 2000 abitanti.  A soli 2/3 chilometri dal mare. L’appuntamento è alla torre dell’orologio! Chiamarla torre è un eufemismo! Tutto in questo borgo è in miniatura! Arriviamo in una piccola piazza in fermento per i preparativi della festa, (Borgo in Festa) che si sarebbe susseguita per tre giorni di fila. Il tema di quest'anno è "voci di terra".  Sound check di un gruppo sul sagrato della chiesa, installazioni sul tema della sostenibilità lungo la piazza… Arriva Marcella, una delle organizzatrici che ci accoglie con un gran sorriso e ci fa accompagnare ai nostri alloggi.

Gli Agriturismi sono in mezzo alla campagna ma a  due passi dal paesello.  A me è capitato La Casina, un agriturismo tra gli uliveti, con delle stanze spaziose e molto funzionali, con una piscina appena inaugurata e soprattutto il WIFI che mi sarebbe servito per il lavoro per cui ero stata invitata. Rino e Mirella i padroni di casa, molto ospitali, come la maggior parte degli abitanti di questo paese. Mi raccontano come la terra sia per loro un bene prezioso che gli è stata tramandata dai genitori e che loro hanno impreziosito trasformando una parte in un agriturismo con tutti i crismi. Colazione spettacolare a bordo piscina tra i profumi di un meraviglioso cespuglio di lavanda. Come non stare bene in un paradiso così?!

agriturismo 

#Borgoinfesta 2017

Uno dei motivi per cui consiglio di  dirottare la vacanza da agosto a giugno, precisamente dal due al quattro, è perché si tiene il festival eco-culturale promosso dall’APS Ngracalati, (Associazione di promozione sociale) che ha tra i suoi progetti di punta Borgo in Festa (BIF). Il festival si ripete da tredici anni, grazie alla partecipazione dei quasi cento volontari che hanno messo in moto una macchina organizzativa davvero incredibile. Quello che si vive è un percorso esperienziale. Si ha la netta sensazione di stare in una famiglia, ci si mischia alla gente del posto si entra nelle loro case e si mangia insieme.  
Il caratteristico centro storico e le corti circostanti sono stati  il palcoscenico diffuso di incontri, laboratori, mercatini, installazioni artistiche, racconti, suoni e grida di terra: suonatori di chitarre ma anche di strumenti fuori dal comune, come gli attrezzi agricoli, gridatori, si sono alternati ogni sera per condividere umori, desideri e afflizioni di questa terra. 

 

La terra rigenerata può darci la forza per creare nuove prospettive di vita, questo è un invito a guardare al passato e alle nostre radici culturali quali elementi di riferimento per RIPENSARE un presente e un futuro nel segno di una sana  RInvoluzione.

 

In questo viaggio c’era davvero molto: un territorio affascinante, integrazione culturale, colture sostenibili, artigianato, cucina, tradizioni.  
Dopo questa esperienza mi sono convinta che forse andare ad Agosto nel Salento non è più il caso, vista la confusione in netta contraddizione con la voglia di rilassarsi. Qui trovi un borgo che si anima di musica, arte, cucina, escursioni, mare, terra, natura, archeologia. Insomma proprio tutti gli ingredienti per una bella vacanza! Il video dura tre minuti e cinquantaquattro secondi.

Borgagnerpdf

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ARTE

 

L’archeologia sul mare

Tre giorni intensi che mi hanno vista coinvolta in un programma che mi ha portato dalla terra al mare. Avete mai visto un sito archeologico sul mare? Beh qui c’è e si chiama Roca, lungo la costa adriatica a nord della baia dell’Orso in località Melendugno (Le), siamo a 16 km da Borgagne. La zona archeologica negli ultimi 20 anni ha fatto dei passi da gigante con le nuove scoperte.  La cittadella trecentesca e le rovine del castello e delle fortificazioni sembravano non lasciare spazio ad altre più antiche testimonianze. La scoperta nel 1992 dell’imponente muratura di fortificazione dell’età del Bronzo, (prima era considerata rovina medievale) mise inaspettatamente Roca del II millennio a.C. al centro dell’interesse di molti studiosi. Proprio a Roca esiste la famosa Grotta Poesia, una piscina naturale considerata dal National Geographic fra le 10 piscine naturali più belle al mondo.  Fare il  bagno qui ha un sapore straordinario, sarà perché è una zona considerata sacra, perché in origine era un luogo di culto. E poi sembra che sia destinata a scomparire a causa dell'erosione marina. Quindi andate finchè c’è!


Comunque nell’area ci sono delle squadre di archeologi e tecnici che ogni giorno lavorano per trovare nuove testimonianze. Si può visitare e magari partecipare in tempo reale alla scoperta di qualche reperto. L'archeologa Giovanna Maggiulli,  con molta precisione e passione per un sito che sta scoprendo personalmente giorno per giorno, ci ha parlato di riti e ritrovamenti molto commoventi! Se volete saperne di più sulla sua associazione ecco il link https://www.facebook.com/ReteVivArch I video singolarmente durano in media un minuto e venti.

 

La terra al centro

Entrare nella terra e vedere come una comunità di giovani stia adottando delle tecniche di coltivazione sostenibile, è stata una bella sensazione! Perchè ho pensato c'è speranza per una terra più pulita! È davvero ammirevole come nel mondo della tecnologia virtuale, i  giovani si buttino nella coltivazione, la cosa più bella è che gli agricoltori di vecchia generazione li guardano con curiosità. Questa comunità di giovani ha le idee chiare: la promozione del territorio e delle sue peculiarità è intesa in un’ottica di rigenerazione che ha origine dalla terra, posta al centro mediante un approccio culturale e colturale differente, nel quale l’agricoltura è sostenibile perché sceglie di rispettare i processi naturali che consentono di preservare e arricchire la “risorsa ambiente”.

Angelo Pellegrino, presidente di APS Ngracalati in questa intervista spiega come intendono la terra e la sua rigenerazione. Quella che segue è una sua citazione.  Il video dura due minuti e cinquantanove secondi. 

“Ogni angolo del mondo che non sia asfaltato rappresenta un angolo per far crescere la biodiversità”

 

 

E a chi piace la pasta fatta in casa?

Borgagne con le sue “sdaure” direbbero a Bologna, mi hanno condotto in uno dei tanti vicoletti di questo paese per preparare sagne, maccaruni e orecchiette. La simpatia delle signore mi ha contagiata subito, mi hanno fatto mettere le mani in pasta per imparare – mi dicevano – a farlo per mio marito – . Nel video (durata cinque minuti e nove secondi) non solo assaporerete la simpatia delle signore ma imparerete a fare la pasta tipica di queste parti. E poi vogliamo parlare dei morsi, dei pasticciotti, delle melanzane fritte?! È tanta roba vi assicuro, la mia bilancia quando mi ha rivista si è spaventata! Sono stati solo tre giorni! Mi sono consolata dicendo che è l’abitudine che fa male, lo dice anche il nutrizionista!

CUCINA1

 

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Il mare del Salento

Grazie a Sofia e Alberto, (VistaTerra escursioni in barca) abbiamo fatto un giro in barca vedendo il mare da vicino, inutile dire che è stato uno spettacolo, ed io ho aperto la stagione estiva con il mio primo bagno. Spesso quando si fanno le foto prima di postarle si usano i filtri per renderle più belle, il video (durata ventidue secondi) che segue non ha filtri, il mare si presenta proprio così. Abbiamo navigato il tratto tra San Foca e Sant'Andrea, intervallato dall’aperitivo di Sofia e Alberto tra vino e focaccia ripiena e gli immancabili taralli.

MAREsalento

 

Terra e mare a cavallo

Il mare dal punto di vista di Otrontus, il nome di un cavallo che ho montato grazie a Massimo del Circolo Ippico Malepezza e che mi ha portato attraverso le campagne e sulla scogliera. Uno spettacolo mozzafiato. Bisogna essere allenati, perché dopo settanta minuti di sella,  vi lascio immaginare i possibili disagi fisici. Non sono riuscita a fare delle foto, me le ha gentilmente concesse Massimo, io ero troppo attenta a non cadere dal cavallo!

gita Cavallo

Borgo in Festa e solidarietà

Dopo pranzo, da buona italiana, non so a voi ma a me viene voglia di un caffè e gironzolando per Borgagne con i miei colleghi non si riusciva a trovare un bar aperto, anche perché al sud dovete sapere esiste la “controra” il momento della siesta  che silenzia qualsiasi paese del sud dalle 14,30 alle 16,30 circa, e quindi temevamo di non trovare  nessuno a cui chiedere informazioni. E invece abbiamo incontrato un ragazzo africano, che con grande sorpresa, ci ha indicato e quasi accompagnati al cafè.  Qui ho capito che il concetto di accoglienza in questo posto ha un valore diverso. Infatti, parlando con la gente del posto l’accoglienza e l’ospitalità sono figlie della solidarietà e dell’apertura multi etnica e culturale che pare da sempre rispecchiano il borgo. Pensate che qualche tempo fa la scuola di Borgagne stava per chiudere per mancanza di studenti, è stata salvata grazie ad una famiglia siriana con 11 figli! Oggi funziona a pieno regime. 

I tre giorni di #Borgoinfesta sono stati irrorati da musica, sul palco anche Migranti 2.0, il progetto orchestrato dal Maestro Luigi Morleo e donato a Bif direttamente dal Festival dei Popoli di Bari che riunisce gruppi di persone provenienti da Paesi diversi per condividere ciascuno la musica della propria cultura con gli altri componenti delle altre culture: senegalesi, congolesi, peruviane, brasiliane, filippine e così via. A proposito di solidarietà il Festival ha raccolto fondi per la realizzazione di un grande pollaio all’interno dell’orto del Centro accoglienza orfani Santa Maria di Ouenou per il sostentamento alimentare ed economico dei suoi abitanti.

INTEGRAZIONE

 

Che dire… grazie a tutti coloro che hanno reso questo viaggio un’esperienza piena di emozioni!

Scrivetemi se pensate possa diventare anche per voi una vacanza fuori stagione, così per condividere! Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultima modifica il Martedì, 13 Giugno 2017 19:34
Dora Carapellese

"Mi occupo di uffici stampa e lo faccio per aiutare le aziende a catturare l’attenzione dei giornalisti"

La comunicazione e la scrittura sono il naturale complemento della mia attività. Giornalista pubblicista, Digital PR, scrivo come freelance e gestisco i rapporti con i media a Bologna e su tutto il territorio nazionale.

"Adoro il tango argentino, la natura, lo yoga e la fotografia".

www.doracarapellese.it

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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