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Conversazioni tra professionisti

#tolktolk. E' on line l'intervista a Pier Luca Santoro

Il blog può essere uno strumento strategico di marketing per un'azienda.

Lo scorso 5 dicembre Pier Luca Santoro è stato ospite a TOLK TOLK, conversazioni tra professionisti. Santoro è autore del blog Il giornalaio, uno dei blog più autorevoli e che racconta spunti e appunti su Media, Comunicazione & Marketing Editoriale. Il Duplice  punto di vista di Santoro sia come uomo di marketing che come content curator, ha permesso di avere una visione più strategica dell'uso del blog.

Di seguito un'intervista a Santoro  che racchiude le principali domande poste durante la serata.

Il blog è nato come uno strumento informale per urlare le proprie opinioni, man mano è andato affinandosi ed  è anche diventato un ulteriore strumento di comunicazione per chi lavora.

DC.Il blog può essere utilizzato come strumento di marketing per un’azienda?

Santoro.Un blog può assolutamente essere uno strumento di marketing per un’ azienda. Si tratta di un medium snello la cui adozione da parte di tutte le principali testate informative del mondo, come format, ne conferma la validità.

Ovviamente non può essere l'unico mezzo, canale, di comunicazione, ma all'interno di una strategia integrata di comunicazione è certamente un elemento di valore. Un antesignano, se vogliamo vederlo sotto il profilo cronologico, delle strategie di content marketing e di branded journalism di assoluta attualità di questi tempi.

DC. Da uno studio, è emerso che solo il 16% di coloro (clienti-utenti) che usufruivano dei Corporate Blog dimostravano realmente di confidare in esso. Tu cosa ne pensi?

Santoro. Molto spesso le aziende, anche sui blog, comunicano in maniera ingessata. I blog, ed altri mezzi/canali di comunicazione vengono usati solo come elemento promozionale. In tal senso è chiaro che perdono buona parte della loro efficacia

DC. Come deve essere strutturato un blog perché sia efficace?

Santoro.Un blog dovrebbe affrontare un tema, o un area tematica più allargata, fornendo un servizio alle persone, a lettori e clienti effettivi e porospect. Va evitata la promozionalità spinta e vanno affrontati gli argomenti sotto diverse prospettive offrendo contenuti bilanciati tra quelli che sono gli interessi specifici aziendali e quello che è il tema nel suo complesso. Non è facendo diventare un blog una repository di comunicati stampa aziendali che si può immaginare di avere successo.

DC. Quando è plausibile fare un blog per un’azienda?

Santoro. Quando è plausibile essere utili e rendersi interessanti per i propri stakeholders? Credo sempre.

DC. Per un libero professionista ha senso fare un blog?

Santoro. Assolutamente sì ed infatti è sicuramente uno dei mezzi maggiormente utilizzati da professioinisti di ogni settore. Ha senso perchè è un modo per sperimentare e comprendere meglio le dinamiche della Rete, per mantenersi in allenamento con la scrittura e “costringersi” ad un aggiornamento costante su temi di attualità per riproporli all'interno del proprio spazio, del proprio blog. E' certamente un modo autorevole per dimostrare le proprie competenze. E' anche, altrettanto, assolutamente un modo per promuoversi, e, nella mia esperienza, funziona anche sotto questo profilo.

DC. Il testo di un blog tiene conto degli accorgimenti SEO per Quali sono le caratteristiche dal punto di vista del testo, parlo degli accorgimenti SEO di un blog

Santoro. Aderire al programma authorship di Google (ovvero la possibilità di attribuire la paternità di un contenuto ad una determinata persona)  sotto il profilo tecnico aiuta ad un buon posizionamento. Eviterei altre tecniche quali il ripetere con frequenza una determinata parola se non funzionale al testo scritto, si richierebbe una caduta di stile e di qualità che penalizzerebbe assolutamente. Nel complesso, ancora una volta, “content is king”. Frequenza e qualità dei contenuti sono la base necessaria e indispensabile anche da questo punto di vista.

DC. Quali sono le differenze tra il blog e altri strumenti social?

I blog rientrano tra i cosìdetti “owned media”, mezzi controllati dall'impresa. Hanno un ruolo fondamentale per stabilire relazioni di lungo termine e sono il primo ponte per gli “earned media”, quei mezzi attraverso il quale sono le persone, i clienti, a diventare, fondamentalmente attraverso il passaparola, il canale di comunicazione aziendale.  

DC. Tu quale sceglieresti?

Santoro. Beh ovviamente dipende da caratteristiche aziendali e da mercato/mercati di riferimento. Ciò detto, credo che una comunicazione d'impresa efficace passi inevitabilmente attraverso un ventaglio di mezzi di comunicazione che assolvono a ruoli diversi e sono funzionali a coprire, a contattare pubblici distinti. Maggiori le forze aziendali ed il budget, maggiore l'arco di mezzi che ha senso utilizzare.

DC. Raccontaci un paio di case history aziendali che usano il blog in modo efficace.

Santoro. 1. Boeing: il blog di Randy - http://www.boeingblogs.com/randy/ - Punti di forza:

Avere una voce personale. Invece di fornire un prospettiva aziendale "classica, Boeing lascia a Randy Tinseth, vice presidente del marketing,la  parola. Si tratta di una mossa astuta, in quanto dà a Boeing più di un "volto" on-line, [quindi, non è la classica immagine aziendale] e dà anche Tinseth la possibilità di parlare dei suoi numerosi viaggi, esperienze personali e riflessioni sulle grandi cose che Boeing ha nel suo DNA.

Offrire prospettive da strada, dalla vita reale e non dalle finestre dei palazzi aziendali. Tinseth viaggia una discreta quantità. Molti dei post sul blog che riassume dei suoi viaggi e viaggi all'estero per visitare i partner e vedere alcuni dei nuovi jet della Boeing in azione. Quindi storytelling su viaggi crea una narrazione reale e consente al tempo stesso di citare il brand in un contesto coerente, non forzato.

Nel blog sono Inclusi grandi visuals [immagini] lettori non possono trovare altrove. Dunque i lettori hanno anche questo motivo per visitare il blog.

2. Whole Foods: The Whole Foods Blog - http://www.wholefoodsmarket.com/blog/whole-story - Punti di forza

Utilizzare diversi tipi di messaggi. Whole Foods utilizza la serie completa di contenuti di blogging. Post List, post di profilo, i messaggi di punta/top, esperienze personali. Whole Foods utilizza e fornisce una ampiezza di  contenuti che nessun blog aziendale può eguagliare.

 

Collegare con una varietà di soggetti interessati. Uno dei vantaggi di utilizzare diversi tipi di messaggi è che Whole Foods è in grado di connettersi con gli stakeholder che serve, quindi dialogo con tutti i soggetti, con tutti i suoi interlocutori. Si prendano i fornitori, per esempio. Quale modo migliore per emergere su questo gruppo e costruire comunità intorno al loro al profilo in una serie di blog post? E 'semplice, ma geniale.

Dora Carapellese

 

TOLK TOLK, conversazioni tra professionisti nasce dall’esigenza di fare chiarezza nel mondo del web, una macchina ad alta velocità che cammina su una strada senza limiti. L’idea è portare a Bologna degli esperti manager internettiani che condividono con altri professionisti il loro sapere. La scelta di un cafè come location rispecchia l’informalità del web e vuole essere anche un luogo di incontro reale per fare networking alla vecchia maniera. A breve il prossimo TOLK TOLK a gennaio 2014.

Partner dell’evento è Fior di Risorse, il gruppo nasce sulla piattaforma linkedin nel marzo 2008 con l’intento di aggregare i “decision maker” delle realtà aziendali del Centro Italia, allo scopo di promuovere relazioni ed opportunità professionali.

 

Chi è  Pier Luca Santoro

 

RASSEGNA STAMPA

FLASH GIOVANI 3 DICEMBRE 2013

LO STRILLO 2 DICEMBRE 2013 

MEDITERRANEWS 2 DICEMBRE 2013

AGORA' 2 DICEMBRE 2013

BOLOGNA DA VIVERE 2 DICEMBRE 2013

 

 

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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