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A cosa serve il digital marketing integrato?

tolktolk tolktolk Roberto Salvatori

Gli strumenti digitali per fare promozione sono tanti e difficile da integrare tra loro se non si acquisisce una strategia in grado di farli interagire per ottimizzare i risultati. A Tolktolk Francesco De Nobili ha presentato la sua ultima creazione in cui ci spiega come fare.

video integrale della serata

l titolo è Digital marketing integrato. Strumenti, strategie e tecniche per aumentare le vendite di Hoepli editore, è il nuovo libro di Francesco De Nobili, Digital Marketing Manager e Docente Universitario, che ha deciso di scrivere un manuale che insegna un metodo originale per integrare le diverse azioni di marketing, per gestire e creare un flusso di dati, allo scopo di ottimizzare gli investimenti, in funzione del business aziendale. Primo ospite della stagione autunno/inverno di Tolktolk.

Il libro è il risultato di esperienze reali sia nel Business to Consumer (B2C) che nel Business to Business (B2B). Questo anche grazie all’attività dell’Osservatorio Digital marketing integrato che De Nobili ha creato dal 2015, e da cui attinge le case history delle aziende che utilizzano al meglio il digital marketing nei diversi settori (finanza, turismo, retail, B2B, B2C, ecc.) e nelle diverse tipologie e dimensioni (multinazionali, PMI, aziende locali, attività commerciali ecc.). 

Di seguito una breve intervista su alcuni temi che Francesco affronta nel suo libro. 

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Il digital marketing integrato è fatto di dati, strategie, tattiche e strumenti. Raccontali con la metafora della casa che hai usato nel tuo libro? 

L’approccio del Digital marketing integrato si articola in 4 fasi principali che devono integrarsi tra loro:

1) Si parte dall’analisi dei dati: tutte le azioni vengono create per essere misurate e convogliate in uno strumento di raccolta dati, in modo da trasformare i dati da destrutturati a strutturati.
2) La definizione della strategia: viene definita prima di tutto la strategia aziendale in modo da integrarla con la strategia di marketing e con gli altri reparti, utilizzando il flusso di dati e informazioni raccolte
3) Utilizzo delle diverse tattiche: sito web mobile first, Search engine marketing, keyword advertising,  Content Strategy, email marketing automation, social media marketing, social advertising, growth hacking ecc. Ogni attività deve essere collegata e integrata per non lavorare a compartimenti stagni
4) Strumenti: piattaforme di analisi dettagliate per web e social, neuro marketing analysis,  marketing automation, engage marketing, machine learning, strumenti di business intelligence, chatbot  ecc. Solo aver definito le prime 3 fasi possiamo scegliere gli strumenti più adatti.

 

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Come usare strategicamente LinkedIn 

Linkedin si può utilizzare oggi soprattutto per 2 attività: l'employer branding e il social selling. La prima attività ci permette di saper trasmettere all’interno e all’esterno dell’azienda i benefici funzionali, economici e psicologici forniti dal posto di lavoro, in modo da identificarli con l’azienda stessa per aumentarne reputazione e quindi attrattività. Il Social selling è invece un processo strategico di ricerca, collegamento e interazione con prospect attraverso i social media. Non significa vendere con i social media, ma creare e/o rafforzare rapporti attraverso la creazione di contenuti prima e la successiva analisi e coltivazione di rapporti con i pubblici di riferimento.
E per questa attività è fondamentale conoscere  come funziona Sales Navigator (linkedin Premium).

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Inizi il libro mettendoti nei panni del possibile interlocutore e consigli ad una web agency di avere un'esperienza multisettoriale per attingere da più fronti che possono nutrirsi a vicenda, spsso però mi ritrovo in un mercato che nella scelta tra due fornitori, sceglie quello più vicino a lui come settore. 

In realtà credo sia un problema soprattutto informativo. Il primo problema è di tipo organizzativo: troppe volte la scelta dei servizi esterni è affidata ad una solo area aziendale, spesso l’IT, talvolta il marketing o la comunicazione. Invece è una scelta così strategica che deve essere presa dal vertice aziendale e toccare in maniera sinergica e integrata tutti i reparti dell’azienda: solo così si trasforma in vera digital transformation. Il secondo problema riguarda ahimé le stesse agenzie e sto lavorando molto con loro per aiutarle a fornire un approccio davvero integrato. Spesso infatti i loro progetti sono fortemente influenzati dalle competenze interne, in questo modo si formano approcci che definisco social/creativi centrici, fino ad arrivare ad approcci SEO centrici. Qualsiasi sia la tipologia di azienda il risultato è sempre molto simile a seconda dell'approccio (più basato sui social e la creatività, o più legato alla SEO e ai motori di ricerca) ed invece ogni azienda è una storia a sé, con un “vestito strategico” da creare su misura, in funzione del settore in cui opera e delle risorse reali che può mettere a disposizione.

 

Grazie alla diretta streaming del Titolo TV di Francesco Donato Bianco e le foto di Roberto Salvatori. 

Erica Paola e dora

 

 

 

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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