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Conversazioni tra professionisti

#tolktolk. Intervista a Daniele Chieffi, Resp. Ufficio stampa ENI

"L'ufficio stampa oggi è basato sulla condivisione del valore e il web non è uno scherzo"

Daniele Chieffi ci racconta in questa intervista


Daniele è stato presente al primo incontro di TOLK TOLK lo scorso 29 ottobre e abbiamo parlato di ufficio stampa 2.0, i nuovi strumenti del mestiere. Raccolgo in questa intervista la sua testimonianza in merito all'argomento.

Daniele Chieffi

Dora C. 1. Qual è la tua definizione di ufficio stampa 2.0?

Daniele C. La definizione accademica della funzione di ufficio stampa era: "Influenzare il proprio pubblico di riferimento, attraverso i mass media, per creare benevolenza e rinsaldare la reputazione". Con il web diventa "La costruzione di una relazione duratura e solida, basata sulla condivisione di valore, con i propri interlocutori influenti per creare e gestire la reputazione" che credo ben rappresenti il cambio di paradigma: da attività di comunicazione unidirezionale ad attività basata sullo scambio, la condivisione, la bilateralità.

Dora C. 2. Quali sono secondo te le 5 regole da tenere a mente quando si fa ufficio stampa oggi?

Daniele C.Direi innanzitutto l'ascolto. Comprendere le esigenze dei propri interlocutori è fondamentale per costruire con essi una relazione. L'umiltà: siamo contributori nelle communities, non parte di un élite. L'etica: il rispetto per i nostri contributori passa per la nostra correttezza e onestà. La competenza: il Web non è uno scherzo, è una cosa maledettamente seria e chiede la migliore performance e i migliori standard professionali possibili. Infine la disponibilità che io intendo come la sintesi fra tempestività e accuratezza nelle risposte. Il comunicatore Web risponde sempre, sia quando viene sollecitato direttamente dalle richieste che arrivano dalla Rete, sia quando comunica in modalità push, che per essere valida, deve essere una risposta alle esigenze d'informazione, d'approfondimento e di conoscenza espresse dalle communities. Tutto questo va fatto con tempestività e accuratezza, in una parola, con la massima disponibilità.

Dora C.3. È davvero tutto misurabile sul web?

Daniele C.Quantitativamente direi ormai di sì: contatti, reach, engagement, viralità. Diverso il discorso se guardiamo agli aspetti qualitativi. Ci sono ancora parecchie zone d'ombra, soprattutto quando cerchiamo di comprendere come un messaggio, un contenuto, venga percepito da chi ci entra in contatto. Comprendere e misurare con esattezza questi aspetti avrebbe un impatto importante andando addirittura a modificare il business model del web.

Dora C.4. I comunicati stampa tradizionali, quelli con la carta intestata con un bel testo corposo, come viene visto da un operatore della notizia del web?

Daniele C. Vengono visti e poi "archiviati". I ritmi e le modalità di lavoro delle redazioni online impongono la produzione di "comunicati" fortemente time saving, multimediali, scritti già in modalità ipertestuale, ricchi di contenuti grafici, fotografici e video. L'obiettivo è produrre informazione in grado di entrare nel flusso di lavoro dei giornalisti online, non interromperlo con testi scritti in un linguaggio analogico. In genere, comunque, il comunicato è superato. Oggi le aziende comunicano ufficialmente anche su Facebook e su Twitter.

Dora C.5. I cosiddetti siti contenitori di notizie come comunicatistampa.net e simili, possono aiutare la viralità del comunicato nel web?

Daniele C.Non ho mai particolarmente amato l'article marketing. Sono convinto che le aziende debbano puntare a comunicare ai e con gli interlocutori e non puntare a "popolare" i motori di ricerca con comunicati stampa o contenuti simili ad advertorial privi di contesto, di credibilità e autorevolezza. E' un approccio web vecchio e privo di valore aggiunto. Meglio un buon articolo su un sito autorevole piuttosto che un comunicato in un anonimo contenitore automatico.

Dora C.6. Cosa rende virale un comunicato stampa?

Daniele C. Non il comunicato in sé quanto il contenuto, la notizia. Se questa è in grado di intercettare e soddisfare le esigenze di conoscenza e informazione della community a cui si rivolge, saranno i membri della stessa community a renderlo virale.

Dora C. 7. Qual è il rovescio della medaglia del web?

Daniele C.Il time shortage, l'estrema velocità con cui tutto avviene sulla Rete. La frenesia che accompagna la produzione e la circolazione di contenuti rende estremamente complessa la verifica e l'approfondimento. Al netto di discussioni sulla qualità dell'informazione e sulla sua credibilità, dal punto di vista aziendale, è sempre più frequente fronteggiare notizie false o errate, quando non veri e propri attacchi. Questo ha un costo in termini reputazionali molto alto. Sarebbe necessaria una maggiore educazione al vero potere della Rete e maggior consapevolezza del fatto che quello che scriviamo tutti influenza altri e può danneggiare alcuni se non è attentamente meditato e verificato. Quando poi questa superficialità è dimostrata da influencers o siti d'informazione, è davvero inaccettabile.

Dora Carapellese

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Pier Luca Santoro, Daniele Chieffi, Dora CarapelleseNel  primo incontro di TOLK TOLK, lo scorso 29 novembre si è parlato di ufficio stampa 2.0. Grande soddisfazione per l'interessante intervento di Chieffi che dall'alto della sua professionalità, è riuscito a trasmettere ai presenti concetti ed esperienze significative per la realtà lavorativa che un comunicatore si trova a gestire quotidianamente. A sorpresa la presenza del blogger Pier Luca Santoro, che dal 2008 gestisce il blog IL GIORNALAIO. Santoro ci ha seguito anche con i suoi tweet @pedroelrey. 

Per chi vuole può consultare la pagina fbdove sono stati inseriti i post durante la serata. Di seguito la rassegna stampa. Per chi invece vuole ascoltare l'intero dibattito può andare in calce alla pagina cliccando nell'apposito box.

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TOLK TOLK nasce dall’esigenza di fare chiarezza nel mondo del web, una macchina ad alta velocità che cammina su una strada senza limiti. L’idea è portare a Bologna degli esperti manager internettiani che condividono con altri professionisti il loro sapere. La scelta di un cafè come location rispecchia l’informalità del web e vuole essere anche un luogo di incontro reale per fare networking alla vecchia maniera.

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RASSEGNA STAMPA

 

 

 

 

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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