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Conversazioni tra professionisti

Tolktolk aperitivo. Come essere un imprenditore sovversivo

Essere un imprenditore di successo solitamente è sinonimo di logiche aziendali massacranti  che portano al sacrificio della propria vita sociale, familiare... di quel pezzo di vita che ti dà gioia e che riempie la parte più recondita di se stessi.  Con Fabrizio Cotza, Mentore di Imprenditori Sovversivi abbiamo parlato del suo ultimo libro Imprenditori Sovversivi,  come rendere l'azienda uno strumento di realizzazione personale, edito da Franco Angeli/Trend.

Chi è l'imprenditore sovversivo? E' colui che non intende immolare tutta la sua vita a Successology, ovvero al culto del successo esteriore, perchè pone la realizzazione personale al vertice di tutto, consapevole del fatto che l'azienda è solo uno strumento, utile per il proprio miglioramento e di tutti coloro che lavorano con lui. 

E l'utile aziendale diventa "inutile" nel momento in cui non contribuisce più a tale scopo. 
Questa è una parte della presentazione dell'ultimo libro di Fabrzio Cotza Imprenditori Sovversivi, Franco Angeli/Trend a cui abbiamo chiesto quali sono le attività "sane" che possono portare al successo un imprenditore senza perdere per strada la parte di vita che non è il lavoro. 

 Video integrale della serata del 13 marzo 2019

Intervista a Fabrizio Cotza

Parli di una nuova religione dei nostri tempi la successology, quali sono le caratteristiche e chi sono gli adepti?

Successology è una religione estremamente invasiva, che richiede dai suoi adepti il più grande dei sacrifici: ovvero l’intera vita! In cambio, fino a pochi anni fa, dava un premio molto ambito, ovvero il Successo. Sotto forma di popolarità, status sociale e potere. Purtroppo (o per fortuna), ultimanente non è più sufficiente immolare la propria vita a Successology, perché non basta più il duro lavoro e la volontà per ottenere risultati, e così anche Successology inizia a dare segnali di decadimento. 

La motivazione non é altro che una droga lo dici in modo sovversivo, spiegaci…

La motivazione che viene dall’esterno, ovvero quella più diffusa e di moda, è una distorsione di ciò che dovrebbe essere invece la motivazione vera (generata da uno scopo importante, ad esempio). Questa forma di motivazione nel breve da il classico effetto “euforico”, ben noto a chi frequenta i corsi di questi guru “motivazionali”. Il problema nasce subito dopo, ovvero quando cala l’euforia e la persona si ritrova con gli stessi problemi di prima. A questo punto ha due sole possibilità: la rassegnazione (effetto down) oppure farsi un’altra “dose” di motivazione (per la felicità del guru). Tutto questo è molto simile al rapporto che c’è tra spacciatore e drogato. 

Quali sono le caratteristiche che deve avere un imprenditore per essere sovversivo?

Invece di inseguire il successo ricerca la realizzazione, che è una cosa ben diversa. Il successo infatti ti viene attribuito dagli altri, mentre la realizzazione è uno stato di equilibrio e benessere che non dipende da fattori esterni.  E nello specifico gli imprenditori “usano” come mezzo (e non come scopo) la propria azienda ed il lavoro per crescere come persone, e non solo come professionisti. Questo si manifesta poi positivamente anche nei confronti delle persone che lo circondano e dell’ambiente.  Tra i 5 tratti peculiari che distinguono gli imprenditori sovversivi il primo é oltre gli obiettivi, lo scopo.

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Cosa significa che gli obiettivi sono superflui?  

Gli obiettivi sono importanti, ma solo se legati ad uno Scopo, ovvero dalla consapevolezza del perché si hanno quegli obiettivi. Altrimenti diventa solo una rincorsa continua verso qualcosa che, una volta raggiunto, non dà in realtà alcuna vera gratificazione. Quindi la famosa trappola del criceto nella ruota, che corre incessantemente tutta la vita senza mai raggiungere un vero “luogo”.  

Spesso nel lavoro e nelle relazioni capitano sempre le stesse situazioni problematiche: "capitano tutte a me" perché incontro sempre questo tipo di persone" etc. La legge dell'attrazione direbbe che le attraiamo noi,  tu invece cosa dici?

La legge d’attrazione, per come viene spiegata solitamente, non ha nulla a che vedere con le persone che ci circondano. La verità è che ad un livello più professionale un imprenditore, quando seleziona le persone, tende a farlo superficialemtne e senza dare il giusto peso al carattere delle persone di cui si circonda. E poi subisce passivamente i lati negativi dei collaboratori, invece di vederli come dei “coach” gratuiti. Le persone vanno ai corsi per migliorarsi, ma in realtà il miglior corso è la vita quotidiana. Perché ci mette continuamente di fronte a noi stessi, alle nostre debolezze e paure. E sarebbe sufficiente questa consapevolezza per iniziare il miglior percorso verso la scoperta della nostra identità più vera. 

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Credit Video Francesco Donato Bianco

Credit  foto di Roberto Salvatori. Link alle foto

 

Chi è 

Fabrizio Cotza

Dove trovare il libro Imprenditori sovversivi

Amazon

 

 

 

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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