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Lunedì, 16 Ottobre 2023 12:33

Inviare troppi comunicati fa male al giornalista

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Nel mondo delle relazioni pubbliche, uno degli obiettivi principali è catturare l'attenzione dei giornalisti e ottenere copertura mediatica per i tuoi comunicati stampa.

Tuttavia, c'è una sottile linea tra promuovere il tuo messaggio in modo efficace e inviare troppi comunicati stampa che possono avere l'effetto contrario. Considera anche che il giornalista della redazione di un quotidiano riceve almeno 400 comunicati al giorno. Ecco perché non dovresti mai saturare un giornalista con troppe informazioni:

1. Perdita di interesse: Un giornalista è alla ricerca di notizie rilevanti e interessanti per il suo pubblico. Inondarlo con un flusso costante di comunicati, anche se non pertinenti, può portare alla perdita di interesse nel tuo messaggio.

2. Credibilità compromessa: Invio eccessivo di comunicati può far sembrare che non hai una comprensione precisa di quali notizie siano davvero degne di attenzione. Questo può compromettere la tua credibilità come fonte affidabile di informazioni.

3. Risorse sprecate: Oltre a disperdere l'attenzione del giornalista, l'invio eccessivo di comunicati richiede tempo e risorse. Concentrandoti su comunicati di qualità, invece di quantità, puoi ottimizzare l'efficienza delle tue attività di relazioni pubbliche.

4. Possibilità di essere etichettati come "spam": L'invio eccessivo di comunicati a un giornalista può far sì che le tue future email finiscano nella cartella dello spam, impedendo loro di vedere le notizie veramente importanti che potresti avere da condividere.

5. Personalizzazione trascurata: Quando invii troppi comunicati, è meno probabile che personalizzi il tuo approccio per adattarti alle esigenze specifiche di un giornalista. La personalizzazione è fondamentale per catturare l'attenzione.

 

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Il caso

Un caso studio, un cliente mi chiede di inviare 3 comunicati stampa importanti, ovvero con dei contenuti interessanti a distanza ravvicinata. Ho chiamato il giornalista per il terzo comunicato chiedendogli sfacciatamente un’intervista, il giornalista con molta serenità (e questo l’ho apprezzato!) mi dice che nonostante la notizia abbia  un suo perché, non può pubblicarla perché non si può scrivere così frequentemente della stessa azienda.

Hanno una platea di notizie da valutare, e la scelta tra due news interessanti, che riguardano due aziende diverse, attendibili, autorevoli, con una sola differenza, che su una delle due è già stato scritto nei giorni scorsi, porta la scelta verso quella su cui non è stato pubblicato nulla. E la mia insistenza avrebbe portato ad un logorio della relazione.

Dalla parte del lettore

Tuttavia, ho riflettuto anche dalla parte del lettore che va a prendere il caffè al bar e che legge tre articoli sulla stessa azienda, nello stesso giornale in tre edizioni di tre giorni diversi. Potrebbe pensare tranquillamente che sono stati acquistati degli spazi pubblicitari, dall’azienda. Un pensiero avvalorato dal fatto che questo cliente ha effettivamente una campagna a pagamento in corso su questa testata. E quindi come lettore potrei essere portato a pensare: “ecco perché pubblicano le notizie!” Questo farebbe perdere autorevolezza a quella notizia.

In realtà, in una redazione se chiami il giornalista e gli proponi una pubblicazione e cerchi di convincerlo dicendo che l’azienda in questione ha anche acquistato degli spazi, ti troverai un giornalista molto arrabbiato, perché ci tengono molto ad avere la parte commerciale separata dai contenuti giornalistici. Ma questo il lettore medio non lo sa, sono dinamiche interne che solo un addetto ai lavori può sapere.

Conclusioni

Insomma, morale della favola, un’accurata pianificazione dei contenuti fa sì che la notizia del tuo comunicato stampa possa avere molte più probabilità di uscire sulle testate che a te interessano di più.

In sintesi, saturare un giornalista con un flusso costante di comunicati stampa può danneggiare la tua reputazione e alienare i potenziali alleati nei media. Concentrati sulla qualità, rispetta il tempo e le preferenze del giornalista e costruisci relazioni a lungo termine basate sulla fiducia e sulla rilevanza.

Chi ti può aiutare a massimizzare l'impatto dei tuoi comunicati stampa

CHIAMAMI per un consiglio gratuito un punto di vista diverso può farti vedere le cose in un'altra prospettiva. 

 

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Foto creata con l'IA

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Febbraio 2024 16:19
Dora Carapellese

"Mi occupo di uffici stampa e lo faccio per aiutare le aziende a catturare l’attenzione dei giornalisti"

La comunicazione e la scrittura sono il naturale complemento della mia attività. Giornalista pubblicista, Digital PR, scrivo come freelance e gestisco i rapporti con i media a Bologna e su tutto il territorio nazionale.

"Adoro il tango argentino, la natura, lo yoga e la fotografia".

www.doracarapellese.it

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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