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Robot intelligenti o robot inquietanti?

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Siamo sicuri che Terminator non sia così reale, visti i progressi in atto sull’intelligenza artificiale?

ROBOT CONTRO L'UOMO

Quando ho avuto la prima riunione di redazione con Logyn mi sono accorta di quanto poteva essere interessante fare la coordinatrice editoriale per una rivista che parla di Information Tecnology in modo divulgativo. Ogni numero ha una sua particolare tematica, questo permette di spaziare in modo molto creativo. E' uscito il numero 10, un numero speciale perché è ' il compleanno della rivista. L'argomento affrontato è stato intelligenza artificiale.

Da quel momento è iniziato il mio percorso con le interviste a tanti  personaggi che mi hanno arricchita moltissimo, perché sono passata da scienziati, filosofiantropologi, sportivi, scacchisti, visionari, tra questi:  Pier Giorgio Odifreddi, Giorgio Metta, Luigi Datome, Lorenzo Torresani, Loris Bazzani, etc.

La curiosità preponderante manifestata nelle varie interiviste è stata conoscere se effettivamente rischiamo di essere sopraffatti dai robot umanoidiSiamo sicuri che Terminator non sia così reale, visti i progressi in atto sull’intelligenza artificiale? Secondo i vari scienziati non c’è da preoccuparsi, gli sviluppi sull’IA va per compartimenti, secondo l’uso e l’obiettivo si decide di fare ricerca in tal senso. 

Computer tuttofare

Abbiamo algoritmi che trasformano i robot in operatori socio assistenziali, computer che presiedono i consigli di amministrazione, o sistemi artificiali manager con capacità organizzative, oppure computer allenatori di scacchi. Il comune denominatore di tutto questo è l’imitazione della razionalità umana, fatta prevalentemente di logica.  Ma il buon senso, il pensiero, l’istinto umano sono ben lungi dall’essere imitati.  Tuttavia, Geoff Hinton, un ingegnere informatico e psicologo cognitivo, assunto due anni fa da #Google, dice che in un decennio saremo in grado di codificare i pensieri, trasformandoli in sequenze di numeri. Secondo lui anche l’ironia sarà codificata.

Robot umanoide

E’ un po’ inquietante pensare di essere così deframmentati, codificati come numeri, sarebbe come sminuire tutto il resto, l’unicità dell’essere umano è fatta di tanto altro. Consola, in ogni caso, sentire Hinton assicurare che più complessi sono i compiti richiesti a un automa, più questo avrà bisogno di aiuto da parte dell'uomo. Quindi, nessun pericolo di supremazia, il problema potrebbe essere di colui che gestisce l’automa, è pur sempre un uomo con le sue debolezze. Tutto ciò che si costruisce ha un potenziale di abuso e purtroppo la storia ha dimostrato una lunga scia di tali abusi.

Le conseguenze dei Robot intelligenti

Quali sono le implicazioni dello sviluppo dell’IA sul nostro sistema socio-economico? Molti dicono che nei prossimi anni lo spostamento dei carichi di lavoro verso le macchine e le intelligenze artificiali crescerà drasticamente. Di recente in Cina, a Dongguan, la Shenzhen Evenwin Precision Technology Co, un’azienda privata che fabbrica componenti per telefoni cellulari, vuole ridurre del 90% l’attuale forza lavoro sostituendola con un robot. Un fenomeno in crescita, pare che in Europa il 50% dei posti di lavoro nei prossimi 10-20 anni saranno a rischio stando ai dati della Fondazione Bruegel.

Nel frattempo nascono e crescono movimenti, come il Paradismo, che immaginano l’avvento di una società senza valore di scambio, grazie alla nuova tecnologia. Quest’ultima libererà l’uomo dalla schiavitù del lavoro. Egli potrà gioire dei beni che la scienza produrrà gratuitamente e che un governo mondiale metterà a disposizione di tutti, equamente. Utopia?

Una tecnologia in ogni caso al servizio dell’uomo che richiede un cambio di paradigma culturale, sociale, economico, politico. Saremo all’altezza?

 

Link  interviste 

Pier Giorgio Odifreddi

Giorgio Metta,  

Lorenzo Torresani, Loris Bazzani

 

Link al numero 10

Logyn

 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 25 Agosto 2015 12:13
Dora Carapellese

"Mi occupo di uffici stampa e lo faccio per aiutare le aziende a catturare l’attenzione dei giornalisti"

La comunicazione e la scrittura sono il naturale complemento della mia attività. Giornalista pubblicista, Digital PR, scrivo come freelance e gestisco i rapporti con i media a Bologna e su tutto il territorio nazionale.

"Adoro il tango argentino, la natura, lo yoga e la fotografia".

www.doracarapellese.it

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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